Feste e festeggiati negli anni di Eugenio di Beauharnais - Da Borgo Monza al Parco Ville Aperte
Con Elisabetta Cagnolaro
Partenza Piazza Trento - Lato est, dalla roggia – Arrivo: Villa Mirabellino
Percorso: Da Piazza Trento a Corso Italia, si attraversa il tridente, si passa lungo la facciata est della villa, si esce dai Giardini dopo aver costeggiato il laghetto e si raggiunge Villa Mirabellino
Percorso finalizzato a comprendere le caratterizzazioni che la città riceve negli anni di potere francese. Le strategie comunicative attraverso architetture effimere, feste, cerimonie, intitolazioni… fino alla trasformazione dell’area attorno alla reggia piermariniana con la nascita del Parco e il rimodellamento di Villa Mirabellino
In collaborazione con: Novaluna APS
L'evento si terrà anche in caso di pioggia, portate l'ombrello
È richiesta la prenotazione
È richiesto un contributo
L'evento è accessibile per persone con disabilità motorie
(anche se le sedie a rotelle camminano malissimo sulla ghiaia dei giardini )
Approfondimento a cura di Elisabetta Cagnolaro
FESTE E FESTEGGIATI NEGLI ANNI DI EUGENIO DI BEAUHARNAIS
La presenza di Napoleone e del suo esercito nel territorio settentrionale dell'Italia - con il primo arrivo nel 1796 e soprattutto dal 1800 - sappiamo quanto abbia inciso su moltissimi aspetti non soltanto meramente militari e politici. Per meglio dire, la loro visibilità non si è limitata ad azioni belliche di conquista ma, attraverso un capillare processo di intervento sulle singole aree sottomesse, ha fatto sì che l'espressione del controllo trovasse terreno fertile nelle architetture stabili ed effimere e con l’introduzione di feste e ricorrenze.
Per la presenza dell'edificio ex arciducale, Monza viene vista immediatamente come luogo di interesse e sebbene la costruzione fosse stata gravemente depauperata a seguito dei confusi avvenimenti di riconquista, viene salvata in extremis e riconosciuta sede apprezzabile, dapprima di Francesco Melzi d’Eril, dal 1802 vicepresidente della Repubblica italiana, e poco dopo l'incoronazione a Re d'Italia di Napoleone, nel 1805, come abitazione privilegiata del figlio Eugenio di Beauharnais, nominato Viceré.
Ritratto di Eugenio Beauharnais, Giuseppe Longhi, 1800-1810, Chiari, Pinacoteca Repossi. Fondo Calcografico Antico e Moderno della Fondazione Biblioteca Morcelli
Questo cambio d'uso comporta il ripristino dell'edificio, necessario dopo la depredazione e la sfiorata distruzione, e la realizzazione di importanti opere di ammodernamento secondo le nuove sensibilità stilistiche. Come ben sappiamo è in questa occasione che anche i giardini subiscono un importante rimodellamento in quanto il paesaggio viene rideterminato dalla volontà umana di piegare la natura a nuovi presupposti estetici.
Molteplici furono le trasformazioni attuate ed ipotizzate per l’area centrale di Monza tra cui lo spazio occupato dall’antico Pratum Magnum (corrispondente, in parte, a piazza Trento e Trieste), dove furono eretti degli apparati effimeri destinati alla glorificazione di Napoleone e a memoria dello spirito rivoluzionario francese.
L’architetto Carlo Amati è la figura di riferimento per questi interventi, mentre Luigi Canonica, sostituendo Giuseppe Piermarini, diventa l’inventore d’eccellenza delle trasformazioni del Giardino della Villa e soprattutto del neonato Parco di Monza. Viali, rondò, ristrutturazioni di cascinali e mulini diventano gli strumenti per organizzare una tenuta che viene modellata a partire da un territorio prevalentemente agreste ma che viene trasformato, e cintato, in tenuta di caccia.
Prospetto di un arco in onore di Napoleone a Monza, Carlo Amati, 1805 ca, Milano, Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Ripercorrendo idealmente alcuni luoghi e itinerari chiave di questo periodo, non si può non percorrere l’attuale via Carlo Alberto, un tempo imprescindibile direttrice per prendere parte ad eventi mondani o religiosi. Giunti poi in Piazza Citterio, all’epoca dedicata ad Augusta Amalia, sposa di Eugenio di Beauharnais, si prosegue nel viale al centro del tridente recentemente dedicato a questa importante figura, per poi arrivare a villa Mirabellino, da lui donata alla moglie.
L’edificio, non ancora visitabile al suo interno, dopo decenni di drammatica incuria finalmente è diventato di pieno possesso del Consorzio di gestione della Villa reale di Monza, che ha così gli strumenti per invertire l’apparente declino inarrestabile del complesso.
Consigli di lettura:
- Luigi Canonica, 1764-1844: architetto di utilità pubblica e privata, a cura di Letizia Tedeschi e Francesco Repishti, Mendrisio: Mendrisio Academy Press; Cinisello Balsamo: Silvana Editoriale, 2011
- Il Fondo Amati del Castello Sforzesco: volume I – II, a cura di Arnalda Dallaj e Caterina Mutti, Venezia: Marsilio, 1997
Info:
Inizio evento | Sabato, 14 Settembre 2024, 14:00 |
Termine evento | Sabato, 14 Settembre 2024, 16:00 |
Aree tematiche | Visite e percorsi, Ville Aperte |