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IL FESTIVAL DEL PARCO DI MONZA

Il Festival del Parco di Monza è un’iniziativa culturale eco-sostenibile volta a valorizzare e promuovere il Parco come patrimonio europeo, come luogo dell’arte, della cultura e della natura che possa essere un bene comune per tutti i cittadini. Nato nel 2017 da un’idea dell’Associazione Novaluna, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con il Comune di Monza, dal 2022 è realizzato dal Comitato Promotore Festival del Parco di Monza, composto da cinque realtà del territorio (Associazione Novaluna Aps, Creda Onlus, Cooperativa Meta, Scuola Agraria del Parco di Monza e Associazione Musicamorfosi), a testimonianza di quanto la manifestazione sia cresciuta nel tempo, acquisendo, edizione dopo edizione, riconoscibilità e credibilità. Una credibilità attestata dalle oltre 60 adesioni di istituzioni, associazioni, fondazioni e realtà̀ del territorio che anno dopo anno hanno confermato fiducia e sostegno operativo ed economico.

pdfScopri la CARTA DEI VALORI del Festival

 

I LUOGHI

Il Festival si svolge principalmente nel Parco di Monza, a Villa Mirabello, Villa Mirabellino, Cascina Mulini Asciutti, Cascina Frutteto, Cascina Costa Alta e in Villa Reale, oltre che in luoghi aperti del Parco e dei Giardini Reali.

Inoltre, dal 2023 il Festival va in città, a Monza, al Capitol Anteo Spazio Cinema, nelle scuole secondarie, negli spazi d’arte e di cultura e altro.

 

IL PROTAGONISTA

Protagonista di questa manifestazione è il Parco di Monza che, con i suoi 720 ettari, è uno dei più grandi parchi cintati d’Europa. Istituito il 14 settembre 1805 per volontà dell’imperatore Napoleone con lo scopo di farne una tenuta agricola modello e una riserva di caccia, oggi ospita gioielli architettonici antichi e moderni, ville, cascine, mulini, oltre a un’incredibile varietà di flora e fauna. Un insieme di arte e natura che rende il Parco, la Reggia e i Giardini Reali un unicum monumentale dal valore inestimabile da scoprire, conoscere, tutelare e recuperare sia come bene storico culturale che come patrimonio paesaggistico e ambientale.

 

 

Per approfondire potete leggere i Quaderni sulla storia del Parco e della Villa Reale editi dall’Associazione Novaluna APS

Nell’edizione digitale 2020 del Festival del Parco di Monza abbiamo prodotto video di approfondimento con numerose interviste sul nostro meraviglioso parco che potete guardare qui

Parte 1

Per vedere tutti i video dell’edizione 2020 clicca qui

 

 

LE VILLE E LE CASCINE

 

All’interno del circuito delle mura perimetrali del Parco di Monza sono presenti ventisei cascine, tre mulini e tre ville storiche, oltre alla più famosa Reggia di Monza o Villa Reale: Villa Mirabello, cuore pulsante del Festival e la prospicente Villa Mirabellino, collegate dal cannocchiale prospettico del Viale dei Carpini, edificate per volere di Giuseppe Durini e progettate da Gerolamo Quadrio.

Fra le cascine che persistono ancora all’interno del Parco troviamo Mulini Asciutti, oggi sede di CREDA Onlus, Cascina Costa Alta sede di Meta Cooperativa Sociale e Cascina Frutteto, sede della Scuola di Agraria.

Oltre a queste, ancora attive troviamo: Cascina Fontana, Cascina Frutteto, Cascina San Fedele, Cascina del Sole, Cascina Casalta, Cascina Bastia, Cascina Molini di San Giorgio sede dell’Azienda Colosio. E non dimentichiamo l’ex centro di controllo RAI, edificio progettato nel 1950 in stile razionalista e con criteri tecnico-scientifici d'avanguardia dall'architetto Gio Ponti. Altre architetture presenti nel parco sono purtroppo abbandonate da anni e in stato di grave degrado, nonostante la loro bellezza e il valore storico e culturale.

 

LA NATURA

Boschi, prati, rogge, antri, alberi secolari monumentali e aree a giardino, cannocchiali prospettici e rondò, e il fiume Lambro che scorre per circa tre chilometri e mezzo, formano il patrimonio naturalistico del Parco, frutto di un grande lavoro di progettazione da parte dell’uomo. A nord si trova invece il Bosco Bello, antica riserva di caccia di re, regine e sovrani, in parte oggi occupato dall’Autodromo, con il magnifico Serraglio dei Cervi voluto nel 1805 da Eugene de Beauhairmais, figlio adottivo di Napoleone Bonaparte e disegnato da Luigi Canonica. Oltre al bosco grandi prati si estendono all’interno del Parco, a ricordare la sua originaria vocazione agricola, e molte sono le specie di alberi presenti: aceri campestri, montani e opali, bagolari, biancospini, carpini, ciliegi, cornioli, frassini, querce, ginestre.

I Giardini della Villa Reale circondano gli edifici per 40 ettari circa, il patrimonio botanico e arboreo nei suoi duecento anni di vita è costituito dalla grande varietà di alberi ultrasecolari: i Giganti Verdi.

 

TESTIMONIANZE POP

ANDY FUMAGALLI
e il Parco di Monza

 

PHILIPPE DAVERIO
racconta la land art nel Parco di Monza

 

CAMILLA BARBARITO
interpreta Battiato nel Parco di Monza

 

DIEGO PASSONI
e il Parco di Monza

 

GLI ALBERI MONUMENTALI DEL PARCO DI MONZA
attraverso le voci dei ragazzi del Liceo Artistico Statale della Villa Reale di Monza “Nanni Valentini” (a cura di Campsirago Residenza)